Una data che è stata scelta poiché in quel giorno del 1945 vennero aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, liberando i superstiti.
Come ogni anno alunne ed alunne delle cinque classi della Scuola Primaria di Sellero, durante le attività laboratoriali proposte nei tempi e modi adeguati alla loro giovane età, hanno espresso il loro No alle discriminazioni e alla guerra.
Diamo parola ai più grandi di classe 5a che, dopo aver visto il video LA BAMBINA DELLE ARANCE e aver letto la storia della Portinaia Apollonia , così scrivono:
“Noi bambini di classe quinta abbiamo letto il racconto “La portinaia Apollonia” di Lia Levi, sopravvissuta all’Olocausto, e in seguito visionato il video “La bambina delle arance”. Entrambe le storie, seppur differenti, hanno un elemento importante che le accomuna: la bontà delle due donne (la portinaia e la bambina), le quali hanno aiutato i due protagonisti a sopravvivere alla deportazione.
Queste storie ci hanno fatto riflettere e anche rattristare sulle condizioni disumane con le quali venivano trattate le persone mandate nei campi di concentramento (ebrei e non solo), ma ci hanno anche insegnato che la generosità non è mai scontata e che spesso è necessario non farsi ingannare dalle apparenze perché “Forse anche una strega certe volte può salvare un bambino”.
Di sicuro sono giovani cittadini che stanno crescendo e stanno prendendo consapevolezza che i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto della diversità sono i pilastri che sorreggono la convivenza civile e favoriscono la costruzione di un futuro equo e sostenibile.